venerdì 4 gennaio 2013

3 giorni di fama... Provare per credere !

E chi l'averebbe mai detto che una " capra " come me (definizione usata dal mio  
" amatissimo " come definizione di ignoranza!!! ), in termini di giornalismo sarebbe stata pubblicata sulla " Sentinella del Canavese " !!!

Ed invece è stato proprio così !

Tutto è iniziato con un bando ai lettori dove si chiedeva d'inviare al giornale foto e testi per la creazione di una guida di Ivrea e dintorni fatta dai lettori,
cosciente del mio grado zero sulla scrittura di un articolo di giornale ho deciso di provarci comunque, ed ecco così che ho vinto i miei
" 3 giorni di popolarità ", già perchè purtroppo lunedì esce il nuovo numero del giornale e il mio articolo.....

Beh il mio articolo, anche se dimenticato, rimarrà appeso in casa come trofeo
!!!!!!!!


BOLLENGO E IL SUO CIUCARUN

Ci sono moltissimi luoghi interessanti nei nostri paesi,
luoghi dove stare in solitudine a pensare,
dove festeggiare con gli amici,
luoghi che ci lasciano ricordi,
luoghi che hanno moltissime storie da raccontare...

Ognuno di noi, porta il suo, nel cuore per tutta la vita.

Il mio si trova a Bollengo, il mio paese natale ed è il campanile di San Martino, ribattezzato dai paesani  “ Ciucarun “, immerso nel verde della collina Morenica,
in un prato che costeggia la via Francigena.
Conosco la sua storia praticamente a memoria, perchè amo il mio paese e l'ho scritta ripetute volte in tesine ed addirittura nella tesi di laurea.

Il nome Bollengo deriva da “boleng” che significa piccolo stagno,
laghetto, giustificato dal fatto che il paese nasce su una laguna.

Il campanile di San Martino era parte di una parrocchia costruita nel XII secolo,
insieme al borgo circostante (Perno)
e al Castelfranco situato sulla parte opposta della collina.
Nel XIII secolo, con la formazione di nuovi centri abitati Perno viene abbandonato e successivamente distrutto e la sua popolazione trasferisce il borgo ai piedi della collina dove sono si trovano gli altri rioni : San Pietro, Sant' Anna e Pessano.
Nel 1731 per decreto vescovile viene abbattuta anche la chiesa
di sui rimane solo il campanile.

Da bambini, a Pasquetta e Ferragosto si usava andare
nel prato intorno al “ Ciuchè “ a fare i pic-nic con la famiglia;
da ragazzi diventavano pic-nic tra amici e d'estate spesso si piantavano
le tende e si passavamo i pomeriggi stesi al sole,
e la serate a raccontare storie intorno al fuoco;
ora è diventato il soggetto principale delle mie fotografie e parte itinerante
del percorso della via Francigena, per cui in estate viene organizzato un concerto
nella piazza comunale.

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La biografia direi che si può saltare.... le foto però no.... e stavolta senza pseudonimo :-)


Veduta di Bollengo


Il Ciucarun

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     Articolo e foto di   "  Silvia Toninelli "

4 commenti: